The deaf side

LA NAZIONALE DI CALCIO SORDI VERSO LE OLIMPIADI

“Ma sei sordo?”

”Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”

Sono tanti i pregiudizi che circondano il mondo dei sordi, a partire dall’appellativo che quel mondo così variegato vorrebbe definire: “sordomuto”.

Con questo termine si dà infatti per scontato che una persona affetta da sordità sia automaticamente anche incapace di parlare. Nulla di più sbagliato. Il deficit delle persone sorde risiede esclusivamente nell’orecchio, non nell’apparato fono-articolatorio che, salvo rari casi, funziona perfettamente e che quindi deve essere solo stimolato con adeguate terapie logopediche. 

Proprio la logopedia, insieme all’ausilio di supporti tecnologici (impianti cocleari o apparecchi acustici), ha permesso di alleggerire un deficit che fino a qualche anno fa era molto limitante. Contrariamente a quanto si pensi, oggi infatti molti sordi non usano la LIS (lingua dei segni italiana) per comunicare, perchè non hanno mai avuto l’esigenza di impararla. 

The deaf side è un viaggio nel mondo dei sordi, alla scoperta delle sue tante sfaccettature; un racconto fotografico che vuole farne conoscere la normalità per scardinare i pregiudizi.

Partecipare a un’Olimpiade è il sogno di qualsiasi sportivo, il punto di arrivo di una carriera fatta di sacrifici e di duro allenamento. Per uno sportivo affetto da sordità quel sogno si chiama Deaflympics: le Olimpiadi dei sordi.

Cap 1 – La Nazionale di calcio sordi verso le Olimpiadi

Nel 2021 la Nazionale di calcio sordi, ha iniziato quel percorso di preparazione tecnica e mentale che l’avrebbe portata a disputare le Deaflympics a Caxias do Sul, in Brasile, a maggio 2022. Raduni, amichevoli, partite valide per la qualificazione, incontri con gli studenti e inserimento di nuovi atleti hanno impegnato la squadra e lo staff per un anno intero, con l’emozione e la voglia di scendere in campo che crescono giorno dopo giorno.

I giocatori della Nazionale sono tutti non professionisti, mossi dalla passione e dall’orgoglio di rappresentare l’Italia in una competizione così importante ma in quanto dilettanti sono costretti a lasciare il loro posto di lavoro per rispondere alla chiamata della nazionale.

Il Mister è Igor Trocchia, un napoletano naturalizzato bergamasco, nominato Cavaliere della Repubblica nel 2019 per i suoi meriti nella lotta al razzismo sui campi da calcio. Affiancato da un team di collaboratori volontari che donano il loro impegno e la loro professionalità: Alessandro Bernardini, direttore tecnico e  interprete LIS (lingua dei segni italiana), Alessandro Dell’Orto, Vice CT, Alessio Fusco, preparatore atletico, Daniele Monzani, preparatore dei portieri, Cinzia Mattiolo, mental coach, Giuseppe Iorfida, nutrizionista sportivo, Roberta De Palo, fotografa ufficiale 

La Nazionale Italiana calcio sordi fa parte della FSSI (Federazione Italiana Sport Sordi) e del Comitato Italiano Paralimpico.

Le Olimpiadi dei sordi (Deaflympics) sono nate nel 1924 a Parigi e da allora si giocano ogni quattro anni in tutto il mondo. Le prossime saranno a Tokyo nel 2025.